domenica 23 settembre 2007

SEMPRE MENO SANTO


A Buenos Aires da qualche tempo si sta celebrando il processo contro il capellano militare Christian Von Wernich, accusato di collaborazione con i torturatori della giunta militare di Videla e soci. E’ cosi che da una deposizione del premio Nobel Adolfo Perez Esquivel veniamo a conoscenza di un episodio a dir poco raccapricciante: l’udienza papale ottenuta nel 1981 dallo stesso Equivel, in cui il premio Nobel portò a Giovanni Paolo II un dossier redatto dalle Madres de Plaza de Mayo, che documentava il caso di 84 bambini desaparecidos. L’intenzione era ovviamente quella di chiedere un impegno da parte della Chiesa per il rispetto dei diritti umani in Argentina.
Ma il Papa, dopo aver letto il dossier, non trovò niente di meglio che dire ad Esquivel che doveva occuparsi di più «dei bambini dei paesi comunisti». 84 bambini deportati da una giunta militare brutale, non facevano nè caldo nè freddo al presunto vicario di Cristo in terra.


C’è forse ancora qualcuno disposto a gridare «santo subito»?


(Sullo stesso argomento, leggi anche questo articolo di qualche mese fa’).

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2 commenti:

Cloroalclero ha detto...

Cosa ti aspettavi da un papa che andava in ferie da Videla oltre che da Pinochet, che, come lui, erano uomini degli statunitensi messi al posto giusto per incidere nel modo che volevano loro.
Woytyla era peggio, ma molto peggio, del pastore tedesco. Almeno fino a cio' che ha finora espresso.

Gabriele ha detto...

Peggio del pastore tedesco non so, ma se la giocano. D'altra parte, non andrebbe dimenticato che, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, Ratzinger era il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, colui che ispirava a Wojtyla la sua politica sessuofoba ed omofoba... e che ora non si sta certo smentendo.

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