giovedì 10 aprile 2008

MA PERCHE' IL TG1 NON MANDA ME AL POSTO DELLA MAGGIONI A INTERVISTARE IL MARITO DI INGRID BETANCOURT IN COLOMBIA?

Ieri sera, tornato a casa dalla bella presentazione di “Sotto pressione”, libro sulle violazioni della libertà d’informazione in Colombia, ho accesso distratto la televisione prima di andare a dormire. E mi sono imbattuto su un servizio del Tg1 di Monica Maggioni da Bogotà. Mi sono immediatamente domandato che cosa ci facesse la Maggioni – di solito inviata di guerra (tendenzialmente embedded) in Medio Oriente – in un paese del Sudamerica, di cui non mi risultava fosse specialista.
In ogni caso il servizio consisteva di fatto in un’intervista al marito di Ingrid Betancourt. La domanda principale dell’intervista era se Ingrid Betancourt avesse mai – nei sei anni di prigionia – fatto avere sue notizie al consorte. Domanda alla quale, il marito della Betancourt ha risposto con molto cortesia ricordando la lettera della moglie dello scorso novembre - lettera che in Italia è stata addirittura pubblicata da un editore come Garzanti (mica Kaos Edizioni o Derive Approdi). Ma d’altronde la Maggioni perché mai avrebbe dovuto esserne a conoscenza: in fondo era soltanto inviata speciale in Colombia!
Ma al di là di questo mi domando: cosa voleva sentirsi rispondere alla sua bella domandina la fulva inviata del Tg1? Forse che Ingrid manda ogni giorno dalla selva messaggini con scritto TVTB al marito?
Che razza di domanda è chiedere al marito di una persona sequestrata da 6 anni se riceve direttamente notizie dalla consorte? Che notizie potrà mai ricevere? C’è bisogno di spendere copiose quantità di denaro pubblico per mandare in Colombia una giornalista che nulla sa di Colombia a fare domande così cretine? Soprattutto perché mandare lei quando in realtà la Rai avrebbe degli altri validissimi giornalisti come Silvestro Montanaro (che recentemente ha realizzato uno stupende reportage dal paese andino) o Raffaele Fichera, corrispondente a Buenos Aires?
Quanti di noi avrebbero potuto fare un lavoro più valido, rivolgendo domande più sensate al consorte della Betancourt, della rampante prima donna del Tg1?

Ancora una volta a chi giova quest’informazione sciatta e superficiale su un argomento complesso e difficile come la guerra civile colombiana? A che gioco gioca il mediocrissimo Tg1 di Gianni Riotta?

Magari qualcuno un po' più maligno di me, una risposta a questo interrogativo ce l’avrebbe anche...

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2 commenti:

conteoliver ha detto...

Chissà, se gli avesse posto delle domande serie, probabilmente il marito della Betancourt avrebbe risposto delle cose imbarazzanti da mandare al tg1: le responsabilità di Uribe o la necessità di Chavez come mediatore.

doppiafila ha detto...

Chettristezza

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