ROM, FOLGORATI SULLA VIA DI DIONIGI
Bene oggi, sempre sul Corriere, il buon Galli scrive due articoletti mielosi in cui si intenerisce per la misera sorte dei poveri Rom, costretti ad emigrare di campo in campo da anni, sotto l’azione delle ruspe e della polizia. Folgorato sulla via di Damasco? No, folgorato sulla via di Dionigi. Ovviamente Dionigi Tettamanzi, l’arcivescovo di Milano, che ieri ha scritto una nota durissima contro lo sgombero definitivo del campo Rom di via BovisaSca, parlando esplicitamente di violazione dei diritti umani e non facendo rimpiangere ai cittadini milanesi, una volta tanto, il buon vecchio cardinal Martini, “pre-pensionato” anni fa’ dal Vaticano, con il solito promeatur ut amoveatur.
E allora il buon Galli, con la coda tra le gambe, si adegua. E abbandona Salvini per salvarsi l’anima – o meglio la patente di ateo-devoto, fondamentale in Italia per far carriera. Tutto questo però ha un nome preciso: Ipocrisia. Ed anche lautamente pagata. Ma fintanto che la diocesi di Milano, mantiene un po’ di indipendenza da Ratzinger e Ruini e condanna lo squallore della politica di De Corato e soci, forse è meglio così.
3 commenti:
inventare di sana pianta una crciata anti rom e' destabilizzazione e istigazione;salvini chi?il leghista?
no comment
un saluto da
Lorenzo Anne Veronica
francesco hai perfettamente ragione quando fai notare che la questione Rom,a seguito dell'intervento delle alte sfere sia vaticane che milanesi,è improvvisamente divenuto il tema centrale di giornali e tg.
vorrei però ricordare il tg2 di ieri.hanno fatto un bieco parallelo tra lo sgombero di milano e la nascita continua di campi a roma condannandone l'amministrazione.dal tg di mazza un attacco spudorato c'era da attenderlo ma sfruttare l'emotività generata dal "dramma rom" per attaccare Veltroni è troppo.
probabilmente ho sviato il tema del tuo post e me ne scuso.
saluti,Roberto
Ciao Roberto,
la logica è quella di: un colpo de 'qua e un colpo de' là. Non avrebbero mai parlato male di uno sgombero ordinato da un vicesindaco di An, loro riferimento politico. Ma siccom Tettamanzi lo ha condannato, in ossequio alla Chiesa hanno dovuto farlo. Allora però per riequilibrare la cosa hanno dovuto trocvare analoghe colpe dall'altra prte politiche. Penosi, come al solito.
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