martedì 6 maggio 2008

VERONA: SE PER VELTRONI L'OMICIDIO DI UN RAGAZZO E'GRAVE QUANTO UNA BANDIERA BRUCIACCHIATA

Le dichiarazioni di Fini sull’omicidio squadrista di Verona hanno sollevato un polverone di polemiche. Per il neopresidente della Camera un omicidio (con l’aggravante “politica” di essere stato commesso da neonazisti) è meno grave di una bandiera bruciacchiata e di alcune (criticabilissime) contestazioni allo stato israeliano in occasione della Fiera del Libro. Non mi stupisce. Malgrado Fiuggi, malgrado Gerusalemme (buon) sangue non mente.

Piuttosto sono preoccupato. Il pensiero corre a 7 anni fa. Alle dichiarazioni di Fini sul G8 e alla sua inquietante presenza in una caserma genovese…

Quello che invece mi ha stupito ed indignato non meno delle dichiarazioni di Fini, sono state le parole di replica di Veltroni. Probabilmente perché provengono da “sinistra” e da chi non crederesti capace – al di là di ogni possibile distinguo – di certe cadute di stile.
Il leader del Pd ha infatti dichiarato: «Io sono per non stabilire mai priorità su questi temi. nel primo caso c’è la vita di un ragazzo che è stata spezzata ed è un episodio molto grave e sottovalutarlo sarebbe un errore molto serio; il secondo episodio è altrettanto grave e stabilire delle priorità è assolutamente sbagliato».

Veltroni ci è o ci fa? Personalmente non condivido nulla delle proteste contro Israele alla Fiera del Libro di Torino, ma è forse possibile mettere sullo stesso piano o ritenere ugualmente gravi l’omicidio di un ragazzo e delle pur discutibilissime contestazioni???!
A che gioco gioca Uòlter? Anche questo fa parte del “riformismo” e del piano per conquistare i voti del centro? Qual è il geniale spin doctor che ha suggerito all’ex sindaco di Roma queste incommentabili dichiarazioni?

Non si rende conto Veltroni che così facendo presta il fianco alla criminalizzazione del dissenso – non importa quale, non è questo il punto- equiparando una contestazione sbagliata a un fatto di sangue compiuto da neonazisti? Non si rende conto Veltroni che questa equazione inaccettabile che oggi colpisce i discutibili contestatori torinesi, domani può riguardare i sindacalisti, gli immigrati, i Rom, chiunque sia per qualche ragione scomodo?

Ripeto : a quale gioca sta giocando Veltroni? E perché nessuno si ribella da sinistra e anche all’interno del Pd (che di certo non è tutto omologabile al suo irresponsabile segretario) a queste dichiarazioni vergognose?

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

il gioco di Veltroni è evidente: cancellare la sinistra, dentro e fuori dal parlamento. Qual è la prima "riforma" condivisa che hanno proposto? Mettere lo sbarramento anche alle europee, dove c'è il proporzionale puro e quindi la sinistra avrebbe eurodeputati anche con l'1% dei voti...
Veltroni = Ebert

Roberto ha detto...

ciao francesco.da elettore del PD sono indignato dalle dichiarazioni di veltroni.a tutto c'è un limite e,terminata una campagna elettorale più che sonnolenta,si dovrebbe passare all'attacco su certi temi così drammatici.considerando tra l'altro che la destra ha fatto della sicurezza un'arma letale prorpio qui a roma portando un fascista al campidoglio..
non ho parole

mario ha detto...

Hai messo di sinistra tra le virgolette.Appunto.

Anonimo ha detto...

Il Pd è il partito di tutti, no?
Veltroni sta sostituendo D'alema nell'immaginario della "nostra destra"...

soviet.ilcannocchiale.it

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