venerdì 2 febbraio 2007

LE CLASSIFICHE STRAMPALATE DELLA FREEDOM HOUSE

Sul blog di Beppe Grillo, stamane, ho avuto modo di vedere finalmente la classifica annuale di Freedom House sulla libertà di stampa. Per il comico genovese è l’ennesima occasione per criticare giustamente lo stato della libertà d’informazione e satira del belpaese: l’Italia risulta infatti solo 79esima..

Ora senza volontà di assolvere l’Italia per le sue non lievi colpe, siamo propri sicuri che la classifica sia attendibile?

L’Italia esce da un periodo di gravi attacchi alla libertà di stampa, cominciati con l’editto bulgaro di Berlusconi e culminati con i casi di censura sulla Rai della Guzzanti e di Paolo Rossi - quest’ultimo si vide censurare addirittura un testo di Tucidide solo perchè ai dirigenti Rai (che ovviamente non sapevano che si trattasse di un brano del celebre storiografo greco) parve un attacco all’ex-presidente del Consiglio…

Tuttavia questo giustifica il nostro posizionamento dopo paesi come la Giamaica, il Benin o le isole Fiji (dove tra l’altro di recente c’è stato un colpo di stato?). Nutro seri dubbi al proposito.

Andando a scavare si scopre infatti che quest’anno l’Italia si piazza peggio che negli anni scorsi: nel 2005 eravamo 77esimi, nel 2004 74esimi, e nel 2003 e 2002 - secondo un calcolo approssimativo (dal momento che, all’epoca, la chart era organizzata per raggruppamenti e non per posizioni vere e proprie) intorno alla 60esima posizione. Inutile ricordare che erano gli anni di Berlusconi e del siluramento dei vari Biagi-Luttazzi-Santoro, mentre ora in parlamento risiede una maggioranza di centro-sinistra e diversi dei “rimossi” del quinquennio 2001-2006 sono stati reintegrati – il che ovviamente non rende l’Italia un paese modello, ma perlomeno un po’ meno squallido che negli ultimi tempi.

Ma per la Freedom House no. L’Italia sta peggiorando. Perché?

Forse una risposta la si può trovare andando ad analizzare più da vicino cos’è la Freedom House: nient’altro che un’organizzazione organica alla Cia e alla cricca neo-con che governa gli Stati Uniti da 7 anni a questa parte. Qualche prova? Il presidente della Freedom House è stato tra il 2003 e il 2006 nientemeno che l’ex direttore della Cia James Woolsey. All’interno del board of trustees della stessa figurano poi l’Ex-ambasciatore Usa Thomas Foley (direttore della commissione Trilateral) , l’ex ambasciatrice di Reagan all’Onu Jeane Kilkpatrick e la moglie di Negroponte, Diana Villiers; oltre a Malcom Forbes e David Nastro - a capo rispettivamente di Forbes magazine e della Morgan Stanley ( due istituzioni notoriamente impegnate nella difesa dei diritti umani…)

Sorge allora il dubbio che la Freedom House, più che alla diffusione della democrazia sul globo, sia interessata alla diffusione di capitale e interessi statunitensi. Soprattutto in considerazione del fatto che la classifica annuale di Freedom House viene poi solitamente utilizzata dal governo e dal congresso Usa per stabilire a quali paesi assegnare aiuti allo sviluppo e, più in generale, per impostare tutta la politica estera statunitense.

In quest’ottica allora, può aver pesato sulla cattiva considerazione dell’Italia la pur lieve discontinuità (Vicenza docet) esercitata sullo scacchiere internazionale dal governo Prodi, il quale ha fatto una vaga scelta di campo europeista, ha dato via ad un progetto multilaterale d’intervento in Libano e soprattutto - cosa intollerabile per gli Stati Uniti - si è astenuto nella diatriba per l’assegnazione del seggio Onu dell’America Latina.

Proprio l’America Latina infatti è una buona cartina di tornasole della scarsa imparzialità della classifica di Freedom House. Cuba per esempio è al quart’ultimo posto seguita solo da Libia, Turkmenistan e Nord Corea. Ora non ci sono dubbi che Cuba sia una dittatura e che sul suo territorio avvengano limitazioni della libertà di stampa abbastanza gravi. Detto questo però è oggettivamente improbabile poter considerare stati come la Birmania, la Cina o il Sudan più democratici e pluralisti di Cuba.

E ancora: il penultimo classificato dei paesi latinoamericani per Freedom House è il Venezuela, paese che risulta 152esimo, ben 24 posizioni più in basso della vicina Colombia e preceduto perfino da Haiti. Tutto questo malgrado nel 2006 in Colombia siano stati uccisi ben 9 giornalisti (in Venezuela solo uno), e la stampa sia costantemente sotto la minaccia dei paramilitari. In Venezuela invece più della metà della carta stampata e dei media conduce una continua campagna contro il presidente Chàvez (usando non di rado toni molto duri ed espressioni al limite dell’insulto) ed ha in passato sostenuto il golpe del 2002, senza tuttavia incappare in sanzioni o censure governative. Ma tutto questo per la Freedom House non conta, come evidentemente contano poco i 9 reporter uccisi in Messico nel corso dell’ultimo anno, dal momento che lo stato centroamericano può vantare senza problemi un immeritato 103esimo posto in classifica. Con buona pace di tutti gli “esportatori di democrazia” del mondo.

E’ abbastanza per destituire pressoché di ogni credibilità la classifica di Freedom House, caro Beppe Grillo?

P.S. Un ultimo utile esercizio: provate a tradurre (letteralmente) Freedom House in italiano…

11 commenti:

A. ha detto...

Avevo notato quanto sia scandalosa questa classifica. Ottimo post

ciao

Anghelos ha detto...

Anche io recentemente avevo letto le considerazioni di Freedom House sul Venezuela e ne ero rimasto perplesso (una stampa così asservita come poteva aver fatto le note campagne anti-Chavez?) ma non avevo sufficienti informazioni per collocare il sito in una posizione politica precisa, cosa che ora posso fare grazie a questo ottimo post.
A presto

Ajeje87 ha detto...

dalla casa della libertà non c'era da spettarsi altro. Il nome stesso lo doveva fare presagire

Luca ha detto...

Riguardo Cuba. Il sistema elettorale esiste, vi è una normativa complessa a riguardo, ma è anche molto pratica.
Io ancora dei dubbi sul fatto che Cuba possa essere sminuita sotto il sostantivo "dittatura".
Ho dubbi ancor più grandi sul fatto che le limitazioni della libertà di stampa (che avvengono sistematicamente" siano da considerare "gravi". E' un sistema regolatorio come un altro.
Però lasciami dire una cosa di cui sono convinto. L'informazione è una figata. Nessun gossip, velina e compagnia bella. Apro il Granma e a pagina 3, sotto le "nacionales", mi trovo un articolo a tutta pagina sulla relatività generale di Einstein. Ci sono notizie ben scritte, interessanti,da ogni parte del mondo.
E di giornali ne ricevo parecchi, non è che ce ne siano due-tre.

ladytux ha detto...

@camminare, avevo letto già questo tuo post (che è grandioso), visto che ho aperto un altro blog multiautore con post "interessanti" e di sinistra, posso riportarlo dillà di sana pianta con il link a te?
(il blog è www.vogliadisinistra.blogspot.com)
-qualsiasi altra segnalazione è gradita.
besos rojos
ladytux

Anonimo ha detto...

Lady, il post sarà grandioso, la classifica di Freedom House taroccata, non metto in dubbio. Ma la classifica di Report Sans Frontiers può andar bene? Ad oggi l'Italia risulta al 35mo posto. In lieve risalita. Non mi sembra confortante, no?
Ma da quello che vedo io, comune cittadino, non mi servono classifiche. Vedo che molte volte giornali e televisioni non riportano affatto le notize. Quelle che vengono riportate in Rete, alcune dopo un po' spariscono. Tipo la condanna in appello a Marcello Dell'Utri di maggio scorso. A che serve denigrare Grillo su classifiche non corrette se comunque la sostanza del problema è quella? 25 aprile V-Day sull'informazione.

Anonimo ha detto...

E IL POPOLO DI FURBI SOTTO FUGGI MI VERGOGNO DI ESSERE ITALIANO QUI PIU SI RUBA PIU SI E RISPETTATI X NN PARLARE DI USTICA STATO ITALIANO E DAI TEMPI DI DE GASPERI CHE PENSI DI ESSERE UN STATO E NN LO SEI VERGOGNA TU POLITICO TU CHE RUBI TU CHE TRADISCI BORSELLINO E FALCONE VERGOGNATI PROPIO TU NNESISTE DEMOCRAZIA A MIO AVVISO...RICORDATE LA CANZONE "CIRANO" DI GUCCINI BHEE E TT VOSTRA CENSURATE QUESTE FRASI E ORA AMMAZZATECI TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

DV SEI DEMOCRAZIA DV SEI DA CITTADINO ITALIANO MI VERGOGNO E TU GRILLO CHE CAPISCI IL MALESSERE CHE C E AIUTA TT NOI E NOI BUTTEREMO CON LA DEMOCRAZIA QUESTI EESERI NN UMANI VOGLIAMO ESSERE E SENTIRE LA LIBERTA BY SARDIGNA NATZIONE

Anonimo ha detto...

scusa se sn entrato nel tuo blog e scusa se lascio 1 commento a quasto post dopo mesi...probabilmente neanke lo leggerai!stavo cercando informazoni x 1 tesina sulla libertà e ho trovato qst post!la mia domanda è..come si fa e mettere in dubbio il lavoro della freedom house?è come mettere in dubbio il lavoro d unicef o emergency!cosa vuol dire ke nel direttivo c'è eu EX della CIA?cosa vuol dire ke c'è 1 governatore statunitense?è tanto strano x 1 governatore interessarsi della libertà?nn può un governatore usare la sua posizione x fare qlc x la libertà nel mondo?o nn può un ex della CIA decidere d fare qlc x la libertà nel mondo?e ke male c'è se il governo statunitense usa i dati delle freedom house x fare qlc x la libertà del mondo?bisogna lamentarsi della guerra ke fa in iraq,nn del suo investire fondi x la libertà del mondo!
x quanto riguarda poi la questione dell'america latina...è vero...la classifica sembra 1 pò strana,ma qst nn vuol dire ke sia manipolata da interessi politici!anke xkè,la posizione conta ben poco...è difficile tra 2 stati semiliberi decidere ki è il meno libero dell'altro!nn bisogna guardare la posizione,ma la valutazione dello stato in libero,semilibero e nn libero!quindi nn conta quale stato è prima dell'altro se poi sono classificati nello stesso modo!la classificazione in posizioni è 1 cosa relativa ke viene fatta dalla freedom house x poter rendere + leggibile la graduatoria ma nn è rilevante ai fini del risultato finale!
e,infine,x quanto riguarda la situazione italiana,è innegabile ke la nostra stampa nn sia libera al 100%!i direttori dei giornali vengono decisi dai politici ke sn a loro volta nel direttivo dei giornali e i fondi ke xmettono ad 1 giornale d vivere vengono dati ai giornali dai politici!come si fa a pensare ke la stampa qui sia libera cn tutti qst legami tra politica e informazione?abbiamo 1 privato ke controlla 3 reti televisive e alcune importanti testate giornalistike ed è candidato a premier d governo(unico caso al mondo)..come si fa a dire ke l'informazione è libera?e cn il governo d centro sinistra la situazione è forse cambiata?basta forse far tornare in tv tizio e caio x ridare libertà alla stampa?no..xkè il nocciolo della questione è quello!la stampa è controllata dai politici ke ne sono al capo!
quindi come si fa a dire ke i dati della freedom house nn sn attendibili xkè manipolati da questioni politike?anke i responsabili d unicef e emergency hanno i loro rapporti cn vari politici e stati,ma basta x poter mettere in dubbio il loro lavoro?io credo d no..
scusi x qst intervento ma mi è venuto spontaneo lasciarlo!se mi vuole risp:"gsp87.spaces.live.com" oppure può farlo via mail a gsp87@libero.it

P.S.non è la freedom house ke si kiama come la casa delle libertà d berlusconi ma viceversa...è stato lui a prendere il nome della freedom house e lo ha dtt quando ha creato la casa delle libertà,quindi neanke qst può essere usato come dimostrazione d interessi politici da parte della freedom house

Narko ha detto...

Sono daccordo con alcune cose, ma per altre secondo me sei stato troppo superificiale o a volte impreciso, ad esempio la Freedom House, che è nata negli anni '40 se non sbaglio, è venuta prima della Casa delle Libertà, ma lasciamo stare questa cosa che è una sottigliezza.

A mio parere la F.H. fa spesso un buon lavoro, e ti invito a leggere le motivazioni che da per ogni classificazione di uno stato e l'analisi critica ed imparziale che ne consegue.

Ovviamente le classifiche poi andranno lette sotto un punto di vista critico, questo è vero, ma in linea di massima ci siamo.

Il nord Europa, non c'è niente da dire, sono i primi assoluti in liberta, sia di parola che di stampa, sono fenomenali, e si meritano le prime posizioni.

Ulteriore cosa volevo dirti che le classifiche non sono stilate solo in base all'uccisione di giornalisti per quanto ovviamente grave possa essere, ma anche in base ad altri fattori molto importanti, quali possono essere internet, numero di informazioni censurate, orientamento politico verso il governo se questo è di tipo autoritario e così via.

Per quanto riguarda Cuba, dico solo che le elezioni, è vero ci sono, ma se vi informate bene, molto spesso sono "truccate" nelle maniere più assurde e spesso in modo incompetente, come è capitato che ci sia stato 99% dei voti quando con un sistema misto-maggioritario questo è impossibile...frutto degli evidenti brogli.

Per quanto concerne l'Italia, si merita ampiamente la posizione, ma basta guardarci attorno per capire che non siamo liberi...Se un politico sbaglia non lui a pentirsi, ma il giornalista a scusarsi....Cose dell'altro mondo letteralmente parlando..

In fondo per un pò di libertà siamo qui a parlare in Internet..in fondo che non siamo liberi è anche dimostrato dal fatto che la notizia che riguarda la classifica della Freedom House non è stata neppure data in Italia...sarebbe stato paradossale...ma è cosi..

Anonimo ha detto...

in effetti la nuova classifica del 2007 ci pone come free, ma nel 2008 dovremo diventare not free... non c'è informazione libera perché i veri giornalisti non hanno accesso ai media standard...
(Darwin e la selezione naturale funziona anche con i giornalisti, editto bulgaro docet)

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