martedì 1 aprile 2008

LO SGOMBERO DEL CAMPO ROM DELLA BOVISA E LA FABBRICA DEL CONSENSO DELLE DESTRE

E’finita come (quasi) tutti si aspettavano e sapevano. Questa mattina il campo Rom di via Bovisasca è stato sgomberato definitivamente.
Si è trattato di uno sgombero “gentile”: i pochi Rom rimasti nel campo malgrado la campagna di terrorismo psicologico degli ultimi giorni, hanno deciso spontaneamente, dopo una trattativa con le forze dell’ordine, di abbandonare il campo prima che le ruspe entrassero in azione, riuscendo così a portar via le proprie cose.

Alla fine il Prefetto ha, a quanto pare, ceduto alle pressioni dell’amministrazione comunale e autorizzato lo sgombero di ciò che rimaneva del campo. Il vicesindaco De Corato (An) ha ottenuto quello che voleva: frenare l’emorragia dell’elettorato di destra della zona verso La Destra di Daniela Santanchè, protagonista nei giorni scorsi di un disgustoso e patetico tentativo di strumentalizzazione della vicenda. Forse uno sgombero “lacrime e sangue” sarebbe stato più produttivo da un punto di vista elettorale, ma così facendo prefetto e amministrazione comunale hanno salvato capra e cavoli, accontentando tutti. Tranne i Rom, s’intende.

Dove andranno i Rom ora è difficile dirlo. Sicuramente si accamperanno in altre zone della città e la giostra ricomincerà, palesando un’altra volta l’inutilità e la controproducenza dei cosiddetti sgomberi ciechi, gli sgomberi condotti senza alcuna soluzione alternativa al disagio abitativo dei cittadini Rom. Si parla di una possibile sistemazione di donne e bambini - con conseguente smembramento dei nuclei famigliari - nei dormitori dell’emergenza freddo di via Saponaro, viale Ortles e via Barzaghi, lasciati liberi da ieri (31 marzo) dai rifugiati politici. Ma per ora nessuna proposta concreta è arrivata in questo senso. E i volontari delle associazioni che negli ultimi mesi hanno lavorato nel campo, tamponando come potevano le varie emergenze umanitarie, si sentono sonoramente presi in giro.

Per chi scrive però sarebbe un errore addebitare tutto questo a un’incapacità politica da parte dell’amministrazione comunale di Milano. La politica degli sgomberi ciechi che sta facendo “ballare” in giro per la città qualche migliaio di Rom ormai da diverso tempo – nella “beata” indifferenza della provincia di centrosinistra - non è frutto di un’incapacità di risolvere il problema, ma di una precisa strategia politica. Mantenere il problema insoluto equivale ad avere sempre una questione Rom da strumentalizzare, da cavalcare demagogicamente per conquistare voti e consenso, facendo leva sulle paure dei cittadini e sulla cosidetta insicurezza percepita (che come tutti sanno è cosa ben diversa da quella reale). Mandare in giro i Rom di campo in campo, di quartiere in quartiere, serve per conquistare sacche di consenso nelle varie zone toccate dal problema e rinsaldare così il “fronte interno” E poco importa se questo gioco al massacro si gioca sulla pelle di donne, uomini, bambini che vivono nella più assoluta precarietà. Perché tanto poi ci penserà la vulgata razzista spacciata a reti unificate e nutrita di tutti i luoghi comuni possibili e immaginabili a cacciar via ogni preoccupazione d’indole umanitaria.

E così si va lentamente verso il peggio, tra il cinismo di pochi e l’indifferenza dei più.

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21 commenti:

Anonimo ha detto...

come al solito il buonismo di pochi danneggia i molti.
A me sembra, da questo "editoriale" che si possa accomunare ROM alla brava gente. Ma ci dimentichiamo dei vetri rotti delle auto, dei topi nel campo nomade della bovisa, delle ragazze inseguite fino a casa E SONO SOLO POCHI DEGLI ESEMPI che si possono citare.
La gente è stufa, è stufa di vivere nel degrado, nella sporcizia, nella paura che ti entrino in casa. Chi ha figli ha paura a farli tornare soli a casa, questo non è razzismo o luogo comune. L'altro giorno di fronte a un asilo della bovisa è successo un casino perchè una rom è stata pizzicata a strattonare una bambina che usciva...insomma, a me sembra si stia esagerando. Se queste associazioni della bovisa vogliono fare qualcosa, che lo facciano per interesse privato, non coinvolgano le persone dicendo "è un luogo comune" o "è ignoranza" perchè la gente ha PAURA in modo giustificato.

Camminare domandando ha detto...

Caro anonimo,
non sei solo ignorante e vittima di troppi luoghi comuni, ma sei anche vile perchè - come molta altra gente del par tuo - non ti firmi.
Il degrado di cui parli - come anche ampiamente spiegato in altrui articoli pubblicati su questo blog -investe la Bovisa da trent'anni, e così la sporcizia e le immondizie. Ma tu non te ne sei mai curato fino all'arrivo dei Rom.

Non è tutto rose e fiori, ci sono dei problemi. Ma non è criminalizzando i Rom che questi si risolvono. Ma rimboccandosi le maniche e cercando di risolverli. Cosa che però, temo, tu non farai mai.

Forse se avessi tentato di entrare nel campo Rom, di parlare con quella gente, di capirne i problemi avresti fatto un passo avanti per trovare una soluzione. Ma è più comodo starsene in caso a scrivere commenti anonimi e a ripetere le fesserie che altri - ahimè più blasonati - hanno detto prima di te.

Anonimo ha detto...

Caro camminare domandando,
comincia a portartene a casa qualcuno tu di quelle persone che fino ad oggi erano stabiliti in Bovisa.
E' troppo facile fare del buonismo, dire di parlare con questa gente e via dicendo.
Bisogna prendere provvedimenti; e qui,l'unico provvedimento, purtroppo, sarebbe rimpatriarli tutti.
Non pensare che noi siamo insensibili e che queste faccende non ci tocchino, ma ti assicuro che andare in giro e sentirsi straniero nel proprio paese non è poi così bello.
In Bovisa, come in quasi tutti i quartieri di Milano ultimamente, non si può più uscire dopo le 9 di sera tranquillamente, senza la paura di essere molestati(e non intendo solo sessualmente).
Queste persone purtroppo non hanno niente da perdere, e perciò non si fanno problemi a puntare un coltello e portarti via il portafogli.
Allora qui non so quanto valga la pena entrare nel campo e parlare con questa gente.
Si vedono i bambini rom, che vanno al cinema con banconote da 50 euro in tasca.
I genitori che vanno in giro con i mercedes(probabilmente rubate).
Inoltre non parliamo delle condizioni igieniche in cui è il campo.
Non so se ti è capitato vederti attraversare la strada davanti al campo da topi lunghi 50 cm.
Voglio precisare che tutte queste cose di cui sto parlando non sono frutto di immaginazione ma è la realtà.
Cose che ho potuto osservare da qualche tempo ad oggi.
Abitare in Bovisa nel 2008 non è facile.
Per cui sostengo che la situazione sia davvero difficile e non è così facile accettarla per chi vive qui.
Penso che tutti i politici, nessuno escluso, abbiano bisogno di vedere come vivono gli italiani, forse si accorgeranno che di problemi ne abbiamo già abbastanza, chiediamo soltanto di poter vivere tranquillamente la nostra vita.

Quindi mi scuso se posso essere stato un po' forte nell'esporre il problema e le mie opinioni, ma tutto ciò mi disturba profondamente.

Riccardo

Camminare domandando ha detto...

Forse tu non hai capito. Io vivo in Bovisa e se ho dedicato tanto spazio a questo vicenda è perchè la conosco bene e me ne sono occupato. Sono entrato varie volte in quel campo, ho parlato con la gente che vi abitava e ne ho conosciuto i problemi.
La Bovisa è il mio quartiere e la attraverso tranquillamente a tutte le ore del giorno.
E ti assicuro che se nel campo (che è degradato da trent'anni, ma molti come te non se ne sono mai accorti prima dell'arrivo dei Rom) ci sono i topi è anche e soprattutto perchè l'Amsa non passa a raccogliere i rifiuti come le associazioni che lavorano nel campo avevano chiesto dal primo giorno (ci pensi cosa diventerebbe casa tua se per mesi non passassero a ritirarti i rifiuti?)

Sai pure tu che rimpatriare gente che viene da un paese della comunità europea non è possibile. E inoltre molti dei Rom che abitavano nel campo della Bovisa avevano e hanno ancora lavori regolari.

Io non nego i problemi che ci possono essere. Ma ti invito anche a guardarli dalla loro parte. Dalla parte di gente che non è più nomade da anni, ma è rifiutata da tutto e tutti. E viene continuamente cacciata di campo in campo da gente che li sfrutta per spaventare gente come te, che poi li voterà.
Non è il caso di rimboccarsi le maniche e risolvere il problema tutti assieme al posto di chiudersi in casa e lanciare anatemi su cose che si conoscono alla fine solo per sentito dire?

Anonimo ha detto...

tralasciando i commenti precedenti...
non vedo grande differenza tra lo schifo di chi sgombera ed il silenzio di una pseudo-sinistra che rincorre la destra sui temi della "sicurezza" e la "questione rom"..
Da qualche tempo abito vicino alla Bovisa, non ne conosco le specificità ma ho conosciuto negli anni la situazione del campo di via Barzaghi/Triboniano, sempre a Milano.
Non esiste la sinistra, e non esiste la sua politica, in questa città.

Anonimo ha detto...

"perchè l'Amsa non passa a raccogliere i rifiuti come le associazioni che lavorano nel campo avevano chiesto dal primo giorno (ci pensi cosa diventerebbe casa tua se per mesi non passassero a ritirarti i rifiuti?)"

Vediamo di capirla una volta per tutte. A casa mia come a casa dell'ultimo degli immigrati l'amsa passa perchè *paghiamo le tasse* e *rispettiamo* le regole della società civile.

Quando cacchio vi entrerà in quella testa che i rom per avere dei diritti DEVONO PRIMA DI TUTTO IMPARARE AD AVERE DEI STRAFOTTUTISSIMI DOVERI come tutte le persone civili, italiani o immigrati che siano?

E sopratutto perchè quando rivolgo questa semplicissima domanda a quell'imbecille della Pavlovic, lei mi ridacchia in faccia?

Non c'è più una politica di sinistra a milano? E certo cari paggetti..continuate a farvi le pippe sulle bandierine di partito, sui colorini, sulle Dilibertate autoreferenziali, camminando col naso per aria inseguendo utopie e favolette. Senza abbassare il naso, mi raccomando...Potreste accorgervi che i poveri cristi che volevate accudire come bambolotti avevano la culla sopra il veleno e che prima di far respirare le esalazioni di diossina al quartiere con i loro barbeque le facevano respirare alle loro stesse famiglie che sguazzavano nell'arsenico.

L'unica politica nei confronti dei rom è quella degli sgomberi ciechi?

E perchè cazzo non proponete delle soluzioni *sostenibili* invece di organizzare feste gipsy in biblioteca, lasciando che sti poveracci crepino come cani tra la loro stessa monnezza e i veleni della montedison?

Anonimo ha detto...

Chiedo venia per il linguaggio un po' troppo colorito del post qui sopra...Oggi ho avuto una giornata un po' stressante :/

Anonimo ha detto...

sono il vigliacco e l'ignorante del primo post di risposta. Come al solito si tralascia il succo del discorso per buttarsi su facinorose offese. Non abboccherò all'amo, ma mi limito a bearmi di tutte le risposte che hai ricevuto.A quanto pare il salame dagli occhi ce l'hai tu, non io. non ho nulla da aggiungere a quello che ti hanno scritto, se non che è facile trincerarsi dietro

Camminare domandando ha detto...

x DiarioColombia: hai ragione nel segnalare che la sinistra milanese latita, è divisa ed è caratterizzata da forze disperse e spesso indifferenti. Un articolo del "Manifesto" di un po' di tempo fa diceva che a Milano Don Colmegna da solo ha fatto più opposizione di tutta la sinistra messa assieme.Non condivido appieno questo giudizio, ma non credo che vada molto lontano dalla realtà.

Se abiti qui vicino, magari prima o poi ci si conoscerà - avendo oltretutto interessi simili.

x Marcello: non entro nel merito di quello che dici perchè mi sembra di essermi già espresso chiaramente. La polemica sulle elucubrazioni della sinistra Arcobaleno la lascio a chi di dovere, visto che non ho tessere di nessun partito.
Rispondo sulle due iniziative che con La Tenda ho contribuito ad organizzare - tra cui quella che impropriamente chiami "festa gipsy in biblioteca".
Come diceva Rino Gaetano "mio fratrello è figlio unico perchè non ha mai criticato un film senza mai averlo prima visto".Se fossi venuto alle due iniziative, soprattutto alla prima, ti saresti accorto che di proposte sostenibili ne abbiamo fatte eccome. E forse avresti capito che le asociazioni che con i Rom ci lavorano, sono le uniche che hanno proposte concrete da fare per risolvere questo problema.

Aggiungo, come ho detto prima che molti dei Rom che vivevano nel campo di Bovisa avevano (e spero continuini ad avere malgrado lo sgombero) un lavoro regolare.

x Alessio: L'unica differenza tra me e "voi" è che io le cose di cui parlo le ho conosciute da vicino, entrando in quel campo Rom e facendomi un'idea in prima persona. Voi parlate da casa vostra e per sentito dire. Punto.

Anonimo ha detto...

Il fatto di avere un lavoro regolare non consente a queste persone (perchè io le considero persone, non frutto di assistenzialismo) di vivere in mezzo ai rifiuti che loro stessi hanno creato.
La loro cultura impone che non vivano in case? perfetto: pagano le tasse come CHIUNQUE ha un lavoro regolare, poi si trovano un posto (nei limiti del legale, visto che ci sono anche italiani che non hanno una casa e che solo il decoro personale evita loro di mettersi sotto un ponte o in una tenda).
Continui a ripetermi che "parlo per sentito dire", ma che ne sai? Che ne sai di dove abito, di cosa vedo...se vedo i nomadi che si menano per un posto in fila al penny della bovisa, se hanno i carrelli pieni di birra invece dei beni di prima necessità (ma per quelli ci sono le persone come te), se vedo al mercato i bambini (gli stessi che, poverini, non possiamo mandare via perchè minorenni) tentare di rubare e poi passare la refurtiva a un loro "collega" con la bici che poi fugge veloce (pensi che lo abbia visto o sentito dire?). Dai miei vicini invece ho sentito dire parecchie altre cose, ma mi limito a riportare quello che vedo. Dici di abitare in bovisa, anche io. Evidentemente a TE dan fastidio altre cose, a me son queste le cose che mi sconcertano. Vuoi i Rom sotto casa? sei libero di ospitarli, di fare assistenzialismo, posto che per me non risolve il problema, ma non darei del razzista o ignorante a chi non la pensa come te, perchè alla fine, forse, il vero fascismo è questo.
Vogliamo parlare della bovisa tappezzata di manifesti pro rom (da vedere se hanno pagato la tassa di affissione, quei manifesti) al posto o sopra ai manifesti della destra (strappati e gettati per terra)? Qual'è il fascista dei due?
Questa non è una denuncia PRO destra, sarebbe potuto succedere (ma non è successo) ai manifesti della sinistra arcobaleno, avrei reagito allo stesso modo, posto che questi manifesti son inutili.
Sai chi mi sembra di sentire leggendo le tue risposte? Un paio di ragazzi di "lotta comunista", a cui davo dei soldi comprando il giornale. Quando ho obiettato che il giornale aveva dei toni vecchi, in disuso e argomentazioni blande, mi hanno dato del fascista.
Ecco, mi sembra di leggere le stesse cose. Io non mi pongo pro-contro rom, mi pongo il problema REALE di qualcosa che non va.
questa è la mia ultima lettera qui dentro, perchè non penso che cambierai mai opinione di quello che pensi, continua a dare dell'ignorante alla gente che lavora e paga le tasse e aiuta i tuoi amici rom.

Anonimo ha detto...

http://ilmiomanifesto.blogspot.com/2008/03/gli-ultimi-saranno-i-primi-morire.html

e ho scritto anche poco, rispetto a quello che davvero sarebbe stato il minimo da dire.

ma naturalmente la mia idea, come quella dell'altro commentatore "contrario", è frutto della propaganda dei media.

Non io, che abito sopra il (fortunatamente ex) campo, non lui che abita a un metro, no.
Solo tu hai la verità, chi la vede diversamente conosce la realtà che raccontano i media.
Certo, io sulle finestre infatti c'ho fogli di giornale, non occhi da due anni.
Vivo in zona viaggiando con i giornali sugli occhi, non ho visto con i miei.

Siete davvero il male di questo mondo.

Coraggio.
Per il posto in paradiso domani ci sarà qualche altro "ultimo" da difendere.
Per quelli come voi, fortunatamente, il mondo attuale offre poveracci da usare a ritmo continuo.
Non è uno sgombero che vi può fermare.

Per chiarirci:
Io sono di sinistra, tutt'altro che razzista e garantisco aperto a ogni tipo di integrazione.
Quando è di integrazione che si parla.

Se è carità, la lascio a chi ne ha bisogno.
No, non parlo di chi la riceve.
parlo di chi la fa.
Serve più ai secondi.

E' sempre stato così e sempre così sarà.

Camminare domandando ha detto...

Caro Broono non entro nel merito di quello che scrivi,perchè penso di essermi già espresso chiaramente nei commenti precedenti. Ho letto quello che hai scritto nel tuo blog qualche giorno fa'. Ci sono giunto per il semplice fatto che linka qua. E devo segnalarti che hai scritto una massa di cazzate. Non parlo delle tue opinioni (che qui non voglio discutere), ma dei "dati" del tuo articolo. "Suor Carla" si chiama in realtà Suor Claudia, quelli che chiami i "ragazzi di Don Gelmini" erano in realtà della comunità di Sant'Egidio, le tre associazioni che hanno organizzato l'incontro sonotutte e tre laiche. Quanto al fatto che i due "esperti" fossero di area cattolica, beh è gente che lavora con i Rom da anni e più esperta di loro non se ne trovava. Per una persona che critica spessa la Chiesa per i suoi errori - come avrai visto se hai dato un'occhiata a questo blog e di in particolare alla sezione Religioni - l'accusa di aver organizzato un incontro su misura della Chiesa è proprio ridicola. Come è ridicolo certo anticlericalismo di gran grossa qual è il tuo.

In ogni caso quella sera è stata data la parola a tutti - tanto è vero che l'incontro è finito abbastanza tardi. Se allora non hai parlato non puoi lamentarti ora, o dire che quell'incontro era "pilotato". Se non hai parlato è perchè o non avevi nulla da dire/proporre o semplicemente non ne avevi il coraggio. E allora francamente...

Saluti

Anonimo ha detto...

vorrei aggiungere una cosa:
dici di essere della bovisa, vai a vedere i TOPI che ci sono davanti alla stazione. alcuni schiacciati da auto, alcuni vanno e vengono, ma ognuno non è più piccolo di un coniglio.
Dici di abitare in bovisa, dovresti voler bene alla terra in cui abiti, non chiudere gli occhi e far finta di nulla.

Camminare domandando ha detto...

E infatti non chiudo gli occhi. E' da trent'anni che quel terreno è cosi, e tuttora sciacalli ci vanno li a lasciare i loro rifiuti. Io su tutto questo non ho mai chiuso gli occhi. Sei tu che li hai aperti solo adesso, perchè ci sono arrivati i Rom. (e forse ora che se ne sono andati te ne dimenticherai nuovamente...)

Anonimo ha detto...

Quanti anni hai camminando?
io ne ho più di 30, mio padre lavorava in via mercantini e la bovisa l'ho sempre vissuta.
Non dire cose false, quella zona non ha mai avuto così tanti topi. Io ci giocavo vicino in quella zona. La spazzatura non c'era, la devastazione e i rifiuti non c'erano, la vergogna che ho visto adesso non c'era.
La bovisa era poesia, era vecchi palazzi e tradizioni.
Adesso è davvero triste, e mi dispiace davvero dire che la colpa di tutto questo è l'invasione dei rom, marocchini e cinesi che han comprato negozi, bivaccano per la strada e si accampano tra piazza bausan e piazza schiavone.
Non ti sei mai chiesto perchè, a volte tornando prima dal lavoro, li trovi sempre lì? non ti sei mai chiesto cosa ci fanno tutti sti call center? uno ogni 10 metri?
non ti da fastidio? non credi che l'integrazione sia altro? non ti vuoi battere per far capire davvero cos'è l'integrazione a questa gente, fargli capire che loro devono plasmarsi al territorio dove decidono di vivere, e non trasformare il territorio in cui vivono?
cosa c'è di razzista in questo? io mi adeguo alle usanze dei paesi che vivo, credo sia indice di civiltà. E ti dirò di più, ho visitato il medio oriente, ho rispettato tutte le loro usanze, si son lamentati una volta non perchè ho fotografato una persona, ma perchè ho fotografato una spezia che vendevano, chiesto scusa e pedalare.
Perchè loro non possono fare lo stesso? Saresti una persona intelligente e sensata, se capissi le mie parole e intendessi cosa dico. Lasciamo perdere i partiti, la politica, gli schieramenti, lascia perdere tutto. Guardati in torno.

Anonimo ha detto...

non facciamo i falsi moralisti, i rom hanno danneggiato la zona bovisa per molti motivi quali?:
sporcizia,criminalità,furti,scippi,degrado....bastano o vado avanti..........dirò di piu chi scrive ha un attività in bovisa e vi assicuro che il loro arrivo ha bloccato tutto l'andamento economico della bovisa...la gente ha paura ....quindi basta con la storia che anche loro hanno diritto....., mi chiedo ma i nostri diritti quali sono .....via i rom!!!!!!!!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Camminare domandando ha detto...

Ho eliminato il commento precedente (non firmato) perchè su questo blog non è accettato nessun commento che definisca i cittadini di qualche etnia "animali". Questo è un blog antirazzista. Ogni opinione è consentita purchè non contenga espliciti insulti razzisti.

Bruno ha detto...

Non volendo rispondere per non riempirti di parole inutili in risposta alla tua replica che del mio post segnalò "una massa di cazzate" salvo poi scoprire, nell'elenco che ne hai fatto seguire, che di sviste sui nomi propri si trattava (sostanziose cazzate insomma)...lasciai perdere ripromettendomi di tornare un po' di tempo dopo per levarmi una curiosità.

Sono tornato.

La curiosità riguardava quel fatto là che ti vedeva migliore del mondo perché tu ti interessavi, tu ci parlavi, tu sei entrato nel campo, tu sposavi la loro causa.
Così, mi chiesi se una volta sgomberati dalla bovisa avrebbero goduto delle tue visite e del tuo interessamento e dei tuoi post in loro difesa anche nella nuova sistemazione.

Ora io non lo so se tu ti interessi, tu ci parli, tu sei entrato nel campo, tu sposi la loro causa, anche nel nuovo campo, perché a vedere il blog appare questa curiosa immagine:
Nei giorni della notorietà dello sgombero hai piazzato qualcosa come una decina di post uno via l'altro con accuse in ogni direzione e lodi sempre nella tua con l'aggiunta dei dialoghi nei commenti nei quali non ti sei perso occasione per rispondere a chiunque la pensasse diversamente che tu ti interessavi tu ci parlavi tu entravi nel campo eccetera eccetera come sopra la solita roba ripetuta all'infinito mentre ora che il campo non è più in bovisa, oh, di rom qui non si parla più.

Perché non condividi con noi anche le tue nuove visite nel nuovo campo che certamente starai facendo dato il sentito e sincero interessamento alla loro causa che, immagino, non si è risolta con lo sgombero e che quindi ti vedrà impegnato sicuramente ancora oggi anche se per farlo dovrai prendere la macchina e raggiungerli (cosa che immagino farai, non credo che tale carico di bontà si faccia fermare da un chilometro in più, no?)?

No perché a giudicare dal blog pare che la nuova emergenza sia il sudamerica e i rom non ti interessino più.

Raccontaci qualcosa sulle iniziative che stai mantenendo con loro ora che non sono più in bovisa, così ci togli questo dubbio lacerante che ti vede averli strumentalizzati per una causa che era tutta tua e del tuo bisogno di dirti buono ogni settimana su una causa diversa della quale sembri però curiosamente smettere di interessarti quando te la tolgono da sotto il naso esattamente come ho scritto nel famoso post della "marea di cazzate" e non ne esci benissimo.

Su, che avete fatto l'ultima volta che sei stato a trovarli nel nuovo campo pochi giorni fa?
Come ti stai occupando della nuova sistemazione?
Facci sentire ancora peggiori di te, dai, non ci abbandonare così.

Ci dev'essere sicuramente un'altra spiegazione alla scomparsa della causa di quegli 800 rom del cui destino eri così appassionato, dal tuo blog contro i duecento post che hai avuto tempo (e voglia) di scrivere quando, come te, ne parlavano anche i giornali.
Forse ti sei calato così tanto nella loro causa e nel nuovo campo da non aver più tempo per parlarne?

Immagino sia così.
Anche perché l'alternativa non ti fa molto onore.

Camminare domandando ha detto...

Caro Broono,
innanzittutto non credo di dover giustificare le "scelte editoriali" del mio blog, nè con te nè con altri.Ne di dover rendere conto a qualcuno del mio impegno o interessamento verso i Rom.
In ogni caso:

a) Questo blog non è passato ad altre emergenze come il Sudamerica. Si occupa più o meno stabilmente dell'America Latina da sempre dato che è uno degli interessi principali del suo curatore.

b) Questo blog si è già occupato in passato della questione dei Rom (per esempio a riguardo della vicenda di Opera) e comunque anche nei giorni in cui era d'attualità in Bovisa non gli ha dedicato "duecento post", ma la cifra ben più modesta di 8, dei quali 2 erano però denuince della disinformazione di alcuni media e altri 2 semplici comunicati dell'associazione di cui faccio parte

c) Non mi occupo stabilmente dei Rom - voglio dire che non lavoro nei campi, come fanno altre lodevolissime associoazioni - ma faccio invece parte di un'associazione di quartiere, il Centro Culturale Multietnico "La Tenda" (l'associazione che insieme ad altre ha organizzato le 2 iniziative che sai), il cui obbiettivo è favorire in tutti i modi l'integrazione e il dialogo tra gli autoctoni e le varie comunità straniere presenti sul territorio (e tra esse anche quella Rom). Si tratta di un'associazione per statuto laica e infatti una delle "cazzate" di cui sopra era l'aver attribuito la paternità della prima delle due iniziative alla "Chiesa Cattolica". Mi occupo quindi stabilmente dei problemi degli straniieri (tutti, non solo i Rom) che vivono in Italia.
In ogni caso conosco (ed ho collaborato con loro) tantissime persone che lavorano direttamente a contatto con i Rom e attraverso di loro conosco bene la questione ed ho potuto visitare e conoscere da vicino diverse volte i campi Rom (non solo quello della Bovisa), i loro abitanti e i loro problemi. Con La Tenda, ci siamo occupati sin dall'inizio della presenza dei Rom in via Bovisaca, a fine autunno, quando nessuno s'era accorto ancora di nulla, e abbiamo organizzato un piccolo intervento umanitario distribuendo delle coperte agli abitanti del campo.

d) Continuo a seguire le vicende dei Rom sgomberati, ma ripeto a titolo personale dato che non opero direttamente nei campi e dato che la mia associazione (che agisce prevalentemente nell'ambito culturale e della sensibilizzazione) ha invece una vocazione territoriale. Per via di questa vocazione territoriale si è occupata maggiormente dei Rom quando i Rom sono arrivati in quartiere, peraltro - come già detto - sin da molto tempo prima che i Rom finissero sotto i riflettori. Non credo ci sia niente di male ad occuparsi in prima persona delle vicende del proprio quartiere, a interessarsene e a conoscerle da vicino, o sbaglio?

e) Penso che vi saranno altre iniziative legate alla questione dei Rom in quartiere e molti di noi se ne stanno continuando ad occupare - come più in generale della situazione complessiva delle Bovisa. Quando arriveranno ne verrete informati, non temete.

d) Una delle ragioni del grande spazio dato su questo blog alle vicende di quei giorni era anche fare un po' di "controinformazione" dal basso (in realtà poi solo informazione corretta) su ciò che stava accadendo. I giornali, alcuni più di altri e non solo per ragioni politiche - come nel caso eclatante del Corriere- hanno fatto palesemente disinformazione e ho sentito il dovere di scriverne. Si può pensarla infatti in maniera differente sulla questione dei Rom, ma non si può scrivere a proposito di un semi-sgombero che vi erano orde di cittadini inferocite se queste non c'erano . Lì non si trattava di opinioni o sensibilità diverse, ma di balle vere e proprie e ho sentito il dovere di raccontarlo.
Quel lavoro, a giudicare dall'impennata delle visite in quei giorni (attratte da ricerche su google del tipo "rom bovisa"), a quanto pare, un suo minuscolo ruolo lo ha avuto.

e) "La Tenda" continua e continuerà a favorire il dialogo e l'integrazione, oltre che la reciproca conoscenza tra le varie comunità presenti sul territorio, e quindi tornerà anche ad occuparsi dei Rom, come aveva gia fatto diverse volte in passato, prima che i Rom arrivassero strettamente in Bovisa, con altre iniziative realizzate soprattutto in biblioteca. Iniziative alle quali credo tu non sia mai venuto...probabilmente perchè la questione dei Rom, non era ancora sotto i riflettori e quindi non t'interessava.....

Spero di essere stato sufficientemente esauriente e limpido, conscio del fatto che il tono inutilmente provocatorio del tuo commento non meritasse comunque una spiegazione tanto trasparente.

Saluti.

ps. Mi fa piacere comunque che tu sia diventato un mio lettore assiduo.

Anonimo ha detto...

E poi dicono che i rom non sono in grado di integrarsi:
http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/cronaca/camorra/pizzo-rom/pizzo-rom.html

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