Apprendo da un articoletto on-line che sono già esaurite le prenotazioni per il cenone di capodanno più esclusivo d’Italia, quello del ristorante Alla Pergola dell’Hilton di Roma. Costo - decisamente “invitante” - della serata: 1110 euro.
Al di là dell’ovvio e sentito disprezzo per coloro che – potendo - spendono così i propri soldi, mi sorprendo a fare strane associazioni di idee. Mi viene in mente, per esempio, che la stessa cifra equivale allo stipendio annuale di un lavoratore boliviano.
E allora - non so bene neanche io per quale strano motivo - mi viene voglia di rivolgere i miei più sentiti auguri di buon anno agli avventori del sunnominato Pergola dell’Hilton. Il mio augurio (dal profondo del cuore) è quello che possano svegliarsi l’l mattina, dopo le loro squisite degustazioni di San Silvestro, in una delle migliaia di case di adobe (mattoni crudi) di El Alto, con la prospettiva di vivere per un anno intero con i soldi che hanno dilapidato la sera prima. Che possano svegliarsi al freddo, a 4000 metri, senza riscaldamento, con la necessità di lavorare una decina di ore al giorno per 100 dollari scarsi al mese.
E poi magari, se gliene rimane il tempo e la voglia, che posano fermarsi un secondo a riflettere sul legame che intercorre tra le aragoste nei piatti di un lussuoso ristorante di Roma e la catasta di lamiere e il groviglio di fili elettrici che delimita lo skyline El Alto, tra la loro volgarità di insipidi figli del benessere e la dignità del milione di persone che giorno dopo giorno vivono, soffrono e combattono nella capitale più alta del mondo.
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4 commenti:
Milioni di persone nasceranno e moriranno senza neanche rendersi conto che esiste certa gente che che tutti i giorni vive in povertà,soffre e non avrà mai nessun riscatto dalla vita.
Non si può conoscere la povertà finchè non la si vede dal vero.
Si vive e si muore nell'indifferenza totale.
Le persone più oneste del mondo, vivono non immaginando che altre persone, oneste come loro, sono vittime di terribili ingiustizie.
La gente vede la TV, si informa su internet, e magari un pò si sofferma a pensare alla povertà in cui vive certa gente.
Ma in fondo, non riuscirà mai a capire cosa è la povertà.
Non lo potrà mai sapere se non la vede dal vivo.E non avrà mai coscienza di quante ingiustizie e quante sofferenze certe gente subisce tutti i giorni
E forse non si impegnerà mai seriamente per aiutare queste persone.
Ma in fondo sarò sempre gente onesta e di buon animo.
Eddy, è vero, esiste tanta gente che non è sfiorata dall'esistenza della povertà, ma comunque è onesta, di buon animo e, all'occorrenza è capace anche di grandi slanci di solidarietà e generosità.
Ne conosco parecchio di gente così e la rispetto e non la biasimo.
Ma il mio post non parlava di loro.
Ma di un altro tipo di persone.
Non riesco infatti a vedere nessuna onestà o bontà d'animo in gente che spende 1100 euro per una sera. Anzi non riesco a vedere nient'altro se non la voglia di apparire, di far sentire e percepire agli altri l'arroganza del proprio benessere, e della propria condizione di superiorità sociale.
Questo genere di persone a me, personalmente, viene da rispettarle un po' meno.
Quoto il post.
Mario
Caro Francesco,
sono completamente d'accordo con te. Il mio commento era solo una riflessione non inerente al post di sopra.
Comunque, una riflessione suscitata dalla lettura di quanto tu hai scritto.
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