venerdì 14 dicembre 2007

TUTTO IL MONDO E' PAESE ...NEL PEGGIO

Tutto il mondo è paese…nel peggio.
Mentre oggi in Italia i funerali dei quattro metalmeccanici morti a Torino hanno commosso il paese, il Perù in questi giorni è sconvolto dalla morte di nove operai uccisi dal crollo di un muro di cemento, in un cantiere de La Victoria, uno dei quartieri più degradati del centro di Lima – lì si trova la famosa huerta perdida, divenuto uno dei più grandi centri dello spaccio limeño…
Come chi ha visto la puntata di ieri sera di Anno Zero sa, gli operai della Thyssen Krupp avevano più volti denunciato i rischi che correvano, senza ottenere risposta…ugualmente avevano fatto i muratori del cantiere di Lima, anch’essi senza suscitare più di tanto l’interesse dell’impresa edilizia per cui lavoravano.


Insomma dalle Alpi alle Ande, dal Po al Pacifico le cose non sembrano cambiare un granchè.
Già, ma sfugge qualcosa. L’Italia è una potenza economica mondiale, il Perù un paese in via di sviluppo. Il Perù esce da una dittatura di dieci anni e ha leggi sul lavoro discutibili approvate durante i governi autocratici di Fujimori, l’Italia – nonostante tutto – ha lo Statuto dei lavoratori e una legislazione sindacale avanzata. Il Perù, nella classifica Onu dell’Indice di sviluppo umano occupa l’85esima posizione, l’Italia la 17esima. E potremmo andare avanti a lungo di questo passo con le comparazioni, ma ci fermiamo qui.
Nell’epoca della globalizzazione neoliberale tutto il mondo è paese…ma al ribasso.

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