TIBET: VERSO UNA NUOVA "PIAZZA DELLE TRE CULTURE"?
Esattamente come fece quarant’anni fa, alla vigilia dei Giochi Olimpici di Città del Messico, il sanguinario governo di Diaz Ordaz con la violenta repressione di Piazza delle Tre Culture, così il governo cinese ha deciso oggi di fare un po’ di pulizia preventiva, reprimendo nel sangue le proteste tibetane – forte tra l’altro della recentissima decisione del governo statunitense di escludere il paese asiatico dal novero degli stati che, nel mondo, ledono i diritti umani. Ma in ogni caso gli sportivi non si preoccupino: come non vennero boicottate le Olimpiadi di Berlino ’36, né quelle messicane del ’68 e neppure i mondiali del ’78 nell’Argentina dilaniata da Videla & soci, così niente e nessuno fermerà il carrozzone di Pechino 2008 e i suoi molteplici giri d’affari. Lo spettacolo deve continuare. Anche se gronda sangue.
Nessun commento:
Posta un commento