IN SCENA "LETTERA A UNA PROFESSORESSA" DI DON LORENZO MILANI
Dietro c’è un grande lavoro drammaturgico, che ha permesso la drammatizzazione dell’apparentemente poco teatrale testo del priore di Barbiana. Un lavoro compiuto oltrechè attraverso l’inserimento di canzoni dalla funzione evidentemente brechtiana (musicate in maniera efficacissima da Paola Franzini) attraverso l’accentuazione della natura socratica, dialogica del testo di Don Milani, nato proprio attraverso il lavoro collettivo del religioso e dei suoi allievi.
Ciò che ne viene fuori è uno spettacolo che dimostra tutta l’attualità del testo di Milani, pur – e qui sta il grande merito – senza attenuare in alcun modo l’elemento “di classe” in esso presente, ma anzi mettendolo al centro del lavoro, come a dire che le discriminazioni di classe all’interno della scuola (e della società) italiana non sono qualcosa di remoto, ma una minaccia sempre presente, pur se a volte in forme diverse.
A fianco dell’ottimo Giancarlo Monticelli (Don Milani) i tre giovani interpreti (Beniamino Musto, Nicola Ciammarughi, Jacopo Rossi) si muovono con disinvoltura riuscendo a dare allo spettacolo una fluidità che evita il pericolo più grande, il didascalismo.
La regia è di Maurizio Maravigna, un personaggio da anni impegnato in esperienze di “teatro di base” a Milano, che ha saputo infondere in questo, come nei suoi precedenti spettacoli il suo grande senso scenico e la sua enorme capacità di lavoro con gli interpreti (spesso alle prime armi).
La rappresentazione concepita per ricordare Don Milani nel quarantesimo anno dalla sua scomparsa, segue di pochi anni uno spettacolo analogo dello stesso Maravigna, Come Maestro, ispirato ad un altro testo fondamentale del Priore di Barbiana, L’obbedienza non è più una virtù.
Insomma una buona occasione per conoscere meglio l’opera di una delle personalità più importanti, non solo della Chiesa, ma della storia dell’Italia dell’(ormai) secolo scorso.
Per info: Teatro Trebbo, via de Amicis 17
tel 02-58105512
info@trebbo.it
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